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Posted by on domenica, Dicembre 31, 2023 in Pillole di Blog |

Verso il Venti Ventiquattro

Pronti per il prossimo anno bisestile? L’ultima volta non è andata benissimo, ma la ricerca di anniversari tondi può aiutare nelle difficili giornate che si preparano una volta smaltito il panettone.

Grazie al Blog potrete stupire – dal vivo o da remoto – amici, nemici, colleghi e semplici conoscenti commemorando:

  • Duemila anni dalla morte del condottiero berbero Tacfarinas, che guidò una ribellione contro l’imperatore Tiberio.
  • Millenovecento dall’uccisione in battaglia di Nahapana, satrapo sciita dell’India occidentale.
  • Milleottocento dalla nascita di Pei Xiu, scrittore e cartografo cinese.
  • Millesettecento dalla nascita di Macrina la Giovane (nipote di Macrina l’Anziana), sorella di Gregorio di Nissa.
  • Milleseicento dalla nomina di Flavio Placido Valentiniano a Cesare dell’impero d’Occidente, a soli cinque anni.
  • Millecinquecento dall’editto di Giustino I che mette al bando l’arianesimo in tutto l’impero bizantino.
  • Millequattrocento dalla nascita di Wu Zetian, imperatrice e fondatrice della dinastia Zhou.
  • Milletrecento dalla morte di Aribert I, re degli Obodriti.
  • Milleduecento dalla nascita di Muhammad ibn Maja Nasab, raccoglitore di tradizioni islamiche.
  • Millecento dall’assedio di Pavia da parte degli Ugari.
  • Mille dall’elezione al papato di Romano dei conti di Tuscolo, alias Giovanni XIX.
  • Novecento dalla consacrazione del santuario di Montevergine (provincia di Avellino) da parte di Guglielmo da Vercelli.
  • Ottocento dalla fondazione dell’Università degli Studi di Napoli da parte di Federico II di Svevia.
  • Settecento dalla pobblicazione del trattato Defensor Pacis, di Marsilio da Padova.
  • Seicento dalla fondazione della Lega Grigia.
  • Cinquecento dall’inizio della Guerra dei contadini in Germania.
  • Quattrocento dalla fondazione della città di Nieuw Amsterdam da parte degli olandesi.
  • Trecento dalla nascita di Immanuel Kant, filosofo tedesco.
  • Duecentocinquanta dalla cattura diu Emeljan Ivanovic Pugacev, condottiero della rivolta dei contadini russi.
  • Duecento dalla pubblicazione delle Operette morali di Giacomo Leopardi.
  • Centocinquanta dall’apertura della London School of Medicine for Women.
  • Cento dalla morte di Vladimir Ilic Uljanov (Lenin) e di Franz Kafka.
  • Cinquanta dall’invenzione del Cubo di Rubik.
  • Quaranta dall’uscita del primo fascicolo del manga Dragon Ball.
  • Trenta dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi con Forza Italia.
  • Venti dal rilascio della prima versione del sistema operativo Ubuntu.
  • Dieci dal primo viaggio nello spazio di Samantha Cristoforetti.

Bonus track (per classicisti): duemilacento anni dalla morte della regina d’Egitto Cleopatra Tea Epifane.

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Posted by on domenica, Ottobre 22, 2023 in Pillole di Blog |

Ritorna a Surriento

Ero stata da piccola a Capri (con annessa Grotta Azzurra) e da giovane ad Amalfi e Positano, ne avevo solo vaghi ricordi. Anche per questo, per le vacanze di settembre, avevo proposto a mio marito un giro in Costiera Amalfitana, con base a Sorrento. In luglio, avevo letto un servizio del Venerdì di Repubblica che presentava un quadro apocalittico del turismo a Sorrento e dintorni. In una parola, overtourism: affollamento insopportabile e file interminabili in ogni angolo.

A settembre sarà diverso, mi ero detta per tranquillizzarmi. Solo un pochettino, in realtà: complice l’estate prolungata, Sorrento era piena di turisti, soprattutto stranieri. Più che italiano, si sentiva parlare l’inglese americano, lo spagnolo, il cinese e inopinatamente il coreano. C’era in effetti una convention di una qualche multinazionale tecnologica (forse la Samsung?) e i coreani uscivano da ogni hotel e da ogni angolo.

Come tutti sanno, per godersi cinque minuti di Grotta occorre, dopo l’attracco alla Marina Piccola di Capri, salire su un altro natante che in un quarto d’ora ti porta ad attendere al largo dell’ingresso alla Grotta stessa. Dopo un’attesa dipendente dallo stato del mare e soprattutto dall’affluenza di turisti (la nostra è durata tre ore) si viene presi in carico (massimo quattro persone alla volta) da una barchetta a remi, che ti conduce a bordeggiare attorno a una biglietteria galleggiante, dove devi pagare 18 euro (in contanti) a cranio per immergerti nel blu dipinto di blu (con accompagnamento di canzoni partenopee salmodiate dai rematori). Sulla nostra nave c’era un numeroso e confusionario gruppo di cinesi. Talmente confusionari che alcuni di loro non si erano portati i contanti per accedere alla Grotta e hanno dovuto tornare indietro delusi dopo un acceso chiarimento con gli addetti alla biglietteria (non oso immaginare in quale lingua), facendo perdere oltre mezz’ora a tutto il gruppo.

Visto che è stata l’estate degli scontrini pazzi, non posso tacere che, in un baretto che aveva l’unico pregio di essere proprio davanti alla Cattedrale di Amalfi, abbiamo sborsato la bellezza di 29 euro per un trancio di pizza Margherita, un panino alla mortadella e un litro di minerale gasata. A Capri, per non dovere aprire un mutuo, ci siamo accontentati di due coni gelato per appena cinque euro a testa (senza panna né biscotto). Sempre ad Amalfi, alla biglietteria dei famosi minibus per Ravello, ho chiesto a una signora del luogo se era sempre così affollato.

Fino a novembre, poi abbiamo qualche mese di respiro, è stata la risposta.

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Posted by on sabato, Luglio 1, 2023 in Pillole di Blog |

Le isole non trovate

Ho scoperto Termoli l’anno scorso andando in vacanza con mio marito e l’ho subito adorata, tant’è vero che ci sono tornata quest’anno con un’amica. In genere, quando dico che vado in vacanza a Termoli incontro due tipi di reazione. Un quaranta per cento delle persone confondono Termoli con Termini o peggio con Teramo, e tocca spiegar loro la rava e la fava (ecco perché si è diffuso il detto che Il Molise non esiste). Il rimanente sa benissimo cos’è e dov’è Termoli e reagisce invariabilmente con la frase Allora vai a vedere le Isole Tremiti (o variazioni sul tema).

L’anno scorso eravamo andati a Termoli in luglio: faceva talmente caldo che durante la giornata veniva voglia solo di starsene mollemente in spiaggia (bella spiaggia di sabbia) e buttarsi in mare (acque pulitissime, quasi caraibiche). Quest’anno, essendo giugno, mi sono detta con la mia amica: farà meno caldo, è la volta di provare a vedere queste famose isole. Tanto più che tutte le guide assicurano che ci sono i traghetti tutto l’anno, e il porto è facilmente raggiungibile a piedi dall’albergo e dal centro cittadino (a Termoli tutto è a portata di piedi).

Fin dalla prima sera, ci siamo informate a un chiosco di privati che organizzavano gite alle isole. Abbiamo chiesto informazioni sui traghetti e subito ci hanno proposto di noleggiare un gommone con tanto di skipper. Di fronte alle nostre perplessità, ci hanno proposto un giro delle grotte di San Domino (l’isola più grande) con bagno, poi di raggiungere con mezzi propri l’isola di san Nicola (sede dei principali monumenti e del municipio). Tutto quanto, a venticinque euro, con mezzi propri. Non erano in grado di fornire alcun orario di traghetti.  Anche in Rete la ricerca degli orari era assai difficoltosa. Ci hanno consegnato un pieghevole, che non dava però nessuna ulteriore informazione.

La sera dopo siamo tornate allo stesso chiosco e abbiamo chiesto ulteriori spiegazioni: ci hanno ribadito che dovevamo prendere i traghetti di linea, di cui non conoscevano gli orari. Una mattina alla spiaggia abbiamo incontrato una coppia, ci siamo messe a chiacchierare e abbiamo chiesto informazioni sulle isole. Ci hanno detto che nei giorni prima al porto c’era stato un problema di overbooking (troppe prenotazioni per pochi posti sui traghetti), la gente aveva finito per picchiarsi ed era intervenuta la polizia.

All’Ente del Turismo (di fronte al porto e aperto anche la sera) ci hanno detto che non avevano gli orari dei traghetti, che erano disponibile (forse) nell’altra sede, vicino alla stazione ferroviaria ma aperta con orari impossibili. Abbiamo chiesto al giovane operatore un consiglio, lui ci ha detto “Guardate, vi faccio vedere una cosa”. Ci ha indicato il porto e ha detto “Vedete, quella è la nave per le isole, chiedete gli orari lì”.

Alla fine della vacanza abbiamo scoperto un’agenzia viaggi che (forse) organizzava gite in giornata, ma ormai era tardi.

In conclusione, è stata un’esperienza degna del kafkiano agrimensore K che cerca di andare al Castello tra ostacoli e distrazioni varie. I locali si sono comportati con gentilezza e indolenza. Un menefreghismo educato e non strafottente, tipo i portoghesi a Lisbona che con filosofia Zen a qualunque richiesta rispondevano seraficamente Nao ha (non c’è).

Viene anche il sospetto che a Termoli non siano poi molto interessati a indirizzare i turisti alle isole Tremiti, le quali fanno parte non solo di un’altra provincia (Foggia) ma di un’altra regione (Puglia). Un altro effetto negativo del regionalismo esasperato. Ci riproveremo un altr’anno, armandoci di pazienza.

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Posted by on sabato, Febbraio 11, 2023 in Pillole di Blog, Streghe |

Weekend salati

Con l’arrivo dell’anno nuovo e dei giorni più freddi dell’inverno ho cominciato a dedicare il sabato mattina alla preparazione di torte salate. Le ricette non le ricavo dall’ancestrale sapienza delle donne della mia stirpe, ma più banalmente dalla Rete. Non sono mai stata una che ama cucinare per il gusto di farlo, né che si alza a ore antelucane per preparare la pasta. Acquisto gli imgredienti pronti – anche surgelati se necessario – al supermercato di prossimità. Torta ai carciofi, torta con zucchine e cotto, gateau di patate e bietole, in mezza mattinata escono dal forno, ben odorose e appetitose, e vengono consumate nelle cene di sabato e domenica. In questo periodo freddo e triste dell’anno, mentre fuori infuriano la guerra, la crisi economica, il governo post-fascista e il Festival di Sanremo, preparare e poi mangiare in coppia una buona torta fa bene al portafoglio e all’umore, allo stomaco e all’autostima.

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Posted by on sabato, Gennaio 28, 2023 in Pillole di Blog |

Chi l’ha visto?

L’altro ieri una conoscente mi comunica che il suo medico di famiglia – persona affidabile, che ha lo studio poco lontano da casa sua – non dà più segni di sé. Al telefono risponde la segreteria, le mail non ricevono riscontro. Si tratta di un tipo coscienzioso, che quando è in vacanza o in malattia fa sempre apporre al portone del palazzo dove ha lo studio un cartello col nome e il recapito del suo sostituto. Stavolta, invece, nulla. La mia conoscente ha tentato anche di chiedere notizie alla portinaia del suddetto palazzo: la signora, anziché attenersi allo stereotipo della portinaia pettegola e onnisciente, si è comportata come i politici reticenti che a ogni domanda rispondono no comment. Si è diffuso il disagio, nella pagina social del quartiere si sono rincorse le voci sempre più allarmistiche, fino all’immancabile proposta di rivolgersi a Chi l’ha visto?

Poi la semplice verità si è fatta strada. Da domenica scorsa Libero – che non è il quotidiano trash – e Virgilio – che non è il poeta mantovano – due noti server di posta elettronica, sono down, come si dice in linguaggio tecnico. La sindrome omonima non c’entra: vuol dire che non funzionano.  Milioni di caselle di posta elettronica sono irraggiungibili e non funzionanti (ne è rimasto coinvolto, tra gli altri, anche il sensei di mio marito, che nella vita civile fa l’architetto). Solo in queste ore, a quanto ci dicono, stanno riprendendo a funzionare. Manco a dirlo, il nostro dottore aveva una casella Libero, e quindi figurava tra i desaparecidos digitali. La mia conoscente mi comunica che il suo quartiere ha torato un grande sospiro di sollievo.

Facile a questo punto mettersi a pensare su quanto la nostra vita dipenda ormai da queste protesi tecnologiche. Già le associazioni dei consumatori affilano le armi, preparandosi a class action stile romanzi di John Grisham. Nel mio piccolo mi permetterei di ricordare agli sventurati utenti che pure il padre della lingua italiana, Dante Alighieri, a un certo punto mollò Virgilio, per passare a un provider più affidabile, Beatrice.

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Posted by on sabato, Dicembre 31, 2022 in Pillole di Blog |

Verso il Venti Ventitré

La passione per gli anniversari tondi è pericolosa e può prendere la mano, come dimostra il recente insediamento di un governo post-fascista proprio nel centenario del Ventidue.

Ma può rappresentare una salutare alternativa ai mesti bilanci di fine anno, alle catastrofiche previsioni per il futuro, alle domande moleste dei parenti.

Grazie al Blog potrete stupire – dal vivo o da remoto – amici, congiunti, colleghi e semplici conoscenti commemorando:

  • Duemila anni dalla pubblicazione della Geographica di Strabone.
  • Millenovecento dalla vittoria di Mug Nuadat, re del Munsler, sul suo rivale Conn delle Cento Battaglie.
  • Milleottocento dalla costruzione della Pagoda della Gru Gialla di Wuhan.
  • Millesettecento dalla vittoria dell’imperatore Costantino sui Sarmati.
  • Milleseicento dalla morte di Marolo, arcivescovo di Milano.
  • Millecinquecento dalla nascita di Jnanagupta, monaco buddista indiano, traduttore dell’Akasagarbha Bodhisattva Sutra.
  • Millequattrocento dalla nascita di Marwān ibn al-Ḥakam, quarto califfo Omayyade, non riconosciuto come califfo legittimo dagli Sciiti.
  • Milletrecento dall’abbattimento dell’Albero Sacro di Thor nei pressi di Geismar, da parte di Bonifacio di Magonza.
  • Milleduecento dalla nascita di Pipino II (detto il Giovane) re d’Aquitania.
  • Millecento dalla battaglia di Fiorenzuola d’Arda, in cui Rodolfo II di Borgogna sconfisse Berengario I del Friuli.
  • Mille dalla morte di Goffredo II della Bassa Lotaringia, conte di Verdun, detto Il Senza Figli.
  • Novecento dal Primo Concilio Lateranense.
  • Ottocento dalla costruzione della Successione di Fibonacci da parte del matematico Leonardo da Pisa.
  • Settecento dalla canonizzazione di Tommaso d’Aquino.
  • Seicento dalla nascita di Jacopo de’ Pazzi, politico fiorentino, tra gli organizzatori dell’omonima Congiura.
  • Cinquecento dalla morte di Adriaan Florenszoon Boeyens d’Edel, detto Adriano VI, ultimo papa non italiano fino al 1978.
  • Quattrocento dalla pubblicazione della prima raccolta completa delle opere teatrali di William Shakespeare, o, a scelta, del Saggiatore di Galileo Galilei.
  • Trecento dalla prima esecuzione, a Lipsia, della cantata Darzu ist erschienen der Sohn Gottes, di Johann Sebastian Bach.
  • Duecentocinquanta dalla morte di Gaetano Lapis detto il Carraccetto, pittore marchigiano.
  • Duecento dall’invenzione del Rugby da parte di William Webb Ellis.
  • Centocinquanta dalla nascita di Sidonie Gabrielle Colette, scrittrice francese.
  • Cento dalla pubblicazione della Coscienza di Zeno, di Italo Svevo.
  • Cinquanta dall’inaugurazione del World Trade Center a New York, noto per le sue Torri Gemelle.
  • Quaranta dall’indipendenza dell’arcipelago di Saint Kitts e Nevis.
  • Trenta dallo scioglimento della Democrazia Cristiana.
  • Venti dalla realizzazione del primo trapianto di lingua del mondo (a Vienna, su un paziente di quarantadue anni).
  • Dieci dall’inaugurazione della linea ferroviaria Marmaray (tunnel sotto il Bosforo a Istanbul).

Bonus track (per classicisti): duemilacento anni dalla morte del poeta Tito Quinzio Atta.

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