Pages Menu
RssFacebook
Categories Menu

Posted by on sabato, Maggio 28, 2022 in New York |

ESD

Quando mia figlia (che come tutti sanno vive a New York da sette anni) mi ha detto che conosceva molte persone che facevano ricorso all’ESD, ammetto di essermi preoccupata e non poco. La sigla ricorda da vicino quella di un noto stupefacente. Ma ESD significa Emotional Support Dog, cioè Cane di Supporto Emotivo. Il cane è solo il caso più frequente: dal 1990 il meritorio Americans with Disabilities Act (sigla ADA), che vieta ogni discriminazione contro la disabilità, consente l’uso di animali di supporto per qualunque disabilità, fisica o psichica. In pratica, la figura ben nota a tutti del cane-guida per i non vedenti viene generalizzata. In particolare, si definisce Emotional Support Animal (ESA, scusate per l’abbondanza di sigle), qualsiasi animale che fornisce sollievo a individui con disabilità psichiatrica attraverso la compagnia. Da anni cani e gatti (ma ci sono casi anche di tartarughe, maiali, caprette) possono viaggiare in cabina accanto al proprietario, previa certificazione medica per patologie quali stati d’ansia, attacchi di panico, sindrome di Asperger eccetera. E ci sono anche animali di supporto collettivo: in una sessantina di aeroporti statunitensi sono operativi i cani antistress per confortare i viaggiatori (a mio marito avrebbe fatto bene, se non fosse che ha paura dei cani come e più del volo). A Denver ci sono cento cagnolini di quaranta razze diverse addetti alla bisogna, riconoscibile per la pettorina blu con la scritta PET ME. A San Francisco c’è persino un maiale antistress, Lilou, cinque anni, che intrattiene grandi e piccini suonando un pianoforte giocattolo.  In Italia – dove la figura dell’animale di supporto emotivo non è riconosciuta – ci sono cani antistress in aeroporti come Genova, Linate o Malpensa.

Arianna ha spesso contatti con persone, soprattutto donne, che nella maggioranza rispondono al requisito della Desperate Housewife o della Karen (ricca bianca annoiata e prepotente) – che si portano dietro il canide anche dove dovrebbe essere vietato. Alle rimostranze rispondono invocando lo status di ESD, al quale è concesso accompagnare l’umano in qualunque luogo (compresi i luoghi, pubblici e privati, che impongono restrizioni all’ingresso di animali). Poiché anche negli USA fatta la legge trovato l’inganno, non mancano i casi di abusi e controversie. Troppo spesso le certificazioni ESA sono scaricati da siti Internet fraudolenti, o privi di attendibilità scientifica. Il caso diventa spinoso (e quindi ghiotto nutrimento per avvocati) se l’animaletto morsica, molesta o sbava su un terzo (magari un assistente di volo).

Del resto, in un paese dove è facilissimo procurarsi armi da guerra per uso personale, non staremo certo a scandalizzarci se è altrettanto facile ottenere il permesso per tenere e portarsi ovunque un cane, un criceto o un procione per supporto emotivo.


Fatal error: Class 'AV\Telemetry\Error_Handler' not found in /membri/.dummy/apps/wordpress/wp-content/plugins/altervista/early.php on line 188