Le buone pratiche per il 2019
Lo so che di solito questo discorso si fa poco prima della fine dell’anno, ma queste vacanze sono state felicemente movimentate, e in realtà il mio lavoro salariato (la scuola) non è ancora ripreso, quindi vi propongo adesso un piccolo decalogo, che spero di rispettare per stare meglio nell’anno nuovo.
1) Evitare di perdere tempo sui social a guardare il profilo delle persone del passato, che magari – complice la comunicazione digitale – si sono fatte vive per un attimo, e poi sono scomparse di nuovo. Come dice un vecchio proverbio umbro, minestra riscaldata non fu mai buona.
2) Evitare pazientemente le persone moleste, quelle che ti fanno perdere tempo e ti snervano. Se proprio non se ne può fare a meno, rivolgersi a loro con cortesia, parlando del minimo indispensabile, senza ulteriori coinvolgimenti.
3) Allenarmi di più a Karate. Gioverà sia al fisico che allo spirito, e Andrea (il mio allenatore) ne sarà contento.
4) Evitare i dolci (dopo lo smaltimento delle scorte accumulate durante le feste).
5) Non farmi mettere ansia dalla burocrazia. Non è facile, ma dirsi ogni tanto: “non muore nessuno se questa cosa che scade fra un mese la faccio domani” può risultare opportuno.
6) Non criticare e non pretendere troppo dagli altri, dal marito fino agli studenti.
7) Alzarsi dal letto, stendere le braccia in alto e dire SI’! all’inizio di ogni giornata. Lo dicono tutti i siti di mindfulness: tentar non nuoce.
8) Sorridere, sorridere, sorridere. Magari all’inizio è uno sforzo, ma quando scende nella pancia si sta meglio.
9) Andare più spesso a teatro.
10) Last but not least, fare una rimpatriata col gruppo di scrittura della Pluma.
E voi, che buoni propositi avete?