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Posted by on domenica, Maggio 13, 2018 in Mentre Vivo |

Tra andare e mandare

Di norma, il dialetto umbro è lingua greve e umile, spesso anche volgare. Ma in alcuni casi si addolcisce, come in questo modo di dire che è tutto un eufemismo del vaffa. Quando qualcuno è particolarmente molesto, invece di mandarlo a quel paese, si usa dire Ci sei venuto o ti ci hanno mandato? A volte, infatti, chi disturba è sobillato da altri; o, peggio ancora, seccato a tal punto da voler scaricare su terzi una patata bollente, una rogna o semplicemente la rabbia. La stessa domanda, o una simile, viene posta più volte a Gesù nel Vangelo secondo Giovanni. Evidentemente, anche lui rompeva le palle a molti, ma a fin di bene.

Ovviamente, questo nobile richiamo teologico non deve giustificare i rompiballe odierni: di Gesù ce n’è stato uno solo!

Da non confondere col proverbio italiano Chi vuole vada e chi non vuole mandi: qui ha più a che vedere con l’abitudine di mandare gli altri allo sbaraglio, restando comodi al calduccio: tipica prassi sia militare che aziendale.


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