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Posted by on sabato, Ottobre 26, 2019 in New York |

Tra Gotham e Topolinia

Quella che gli esperti chiamano share economy avanza in tutti i settori, anche i più imprevedibili. Così, basta installare un’applicazione sul cellulare, e  con Uber ci illudiamo di essere diventati tutti tassisti, o con Airbnb tutti albergatori. Poiché, non solo da noi, a una diminuzione oggettiva delle cifre della criminalità fa da contraltare un’aumentata percezione soggettiva di insicurezza, ecco che la prossima novità (the next big thing, direbbero negli States) sarà la app-vigilante, in cui ci cimenteremo tutti a segnalare crimini grandi e piccoli a cui assistiamo per strada. In Italia non c’è ancora, e me l’ha segnalata Arianna, che vivendo a New York ci anticipa sempre. L’applicazione si chiama Citizen, disponibile su Google Store e su Apple Store, Per ora serve, negli USA, solo New York City, Austin, Baltimora, Detroit, Los Angeles, Philadelphia, Phoenix e San Francisco, ma non è escluso si espanda, prima o poi, anche ad altre città, nazioni o continenti.

Va notato che l’applicazione era nata nel 2016 col nome di Vigilante, e dopo poco più di 48 ore (!) era stata ritirata dagli App Store, a seguito di furiose polemiche. Nella sua prima versione, in effetti, l’applicazione incoraggiava gli utenti non a tenersi lontani, ma a coinvolgersi attivamente nel contrasto all’attività criminosa segnalata, oltretutto con spiacevoli connotazioni razziste (era consentito segnalare la “razza” dei sospetti). In un Paese dal pesante passato di esecuzioni extragiudiziali, linciaggi, vigilantismo, una tale “privatizzazione della sicurezza” non poteva che suscitare allarme.

Così, l’applicazione è rinata dalle sue ceneri all’inizio del 2017, con una filosofia diversa. Scopo di Citizen è avvisare chiunque si trova nelle vicinanze di crimini, incidenti, situazioni pericolose. Chiunque può inviare segnalazioni, via messaggi, o anche video, di quanto sta accadendo “prima che la polizia abbia risposto”.

Arianna, però, ha notato che molto spesso le segnalazioni, più che crimini gravi, riguardano più che altro infrazioni minori, spesso con effetti di umorismo involontario. Ne vien fuori un quadro di New York che, più che alla Gotham City di Batman e Joker, somiglia alla Topolinia di Basettoni e Gamnbadilegno. Grazie a Dio (sollievo per la mamma apprensiva con la figlia lontana), ci sono pochi omicidi, stupri, attentati, rapine a mano armata. Abbondano le segnalazioni di “animali viziosi” (ratti e soprattutto procioni), di piccole rapine o furti con destrezza, di odori strani che si sentono per strada, di minacce con armi improbabili (dal machete al pezzo di cemento), risse nei fast-food, uomini e donne che mostrano le parti intime (exposing themselves). Con tutte le varianti combinatorie possibili (tipo rissa tra uomini nudi armati di procione). La mia preferita è quella che vedete qui, il rapporto di un furto di ciambelline (donuts) avvenuto ad Astoria (Queens), sul set dove si girava una puntata di Law and Order. Un divertente corto circuito tra realtà e fiction.


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