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Posted by on sabato, Settembre 8, 2018 in Casoretto e dintorni |

Werner Fugazza e il furto dei Buoni Pasto

Il ventitré di ogni mese, presso l’ufficio postale di via Stazio, era il giorno della Consegna dei Buoni Pasto. Una cerimonia officiata da Werner Fugazza, che traeva una piccola e innocente gratificazione nel dare a ogni singolo collega – compresi quelli più antipatici e spocchiosi – la sua quota mensile di coupon spendibili in mense, bar, supermercati, come da prescrizione contrattuale. Da tre anni, però, l’appuntamento di luglio era funestato da uno spiacevole inconveniente: una parte dei coupon, al momento di consegnarli ai colleghi, mancavano all’appello. Venivano consegnati il pomeriggio precedente dalla ditta fornitrice, messi in cassaforte con la massima precauzione, eppure alla mattina dopo ne mancavano. Mai tutti, sempre una parte, a casaccio: o tutti quelli di certi colleghi in fondo o in testa all’ordine alfabetico; o un po’ per ciascuno. Per tre anni era risultato impossibile trovare il responsabile della malversazione, ma Werner ci stava male, aveva l’impressione che i colleghi lo sfottessero. Così, nel luglio del 2018, lo stress ebbe la meglio sulla sua forte fibra: fin da una settimana prima del fatidico 23 (che cadeva di lunedì) Werner si diede malato: non voleva essere presente al momento della consegna del pacchetto incompleto. Fu così che un martedì, scendendo a prendere la posta, Werner incontrò in portineria l’ingegner Scannabue, il suo vicino di pianerottolo, a cui raccontò tutto. L’ingegnere ascoltò con attensione, scambiò occhiate significative con Darkopancev, il fedele cagnetto di Werner, e si ritirò meditabondo nel proprio appartamento. Chiuse a doppia mandata la porta e accese il suo ansible in modalità Enciclopedica. Trovò presto quel che cercava: più o meno quattro anni prima, un tale professor Atsok Salguod aveva pubblicato su un popolare sito della Rete Universale, visitato da molte razze della Galassia, l’articolo I benefici dei Buoni Pasto terrestri per gli agenti antropoformati. Come tutti sanno, infatti, gli agenti dei subdoli Furetti di Aldebaran (che il Niente li annienti!) quando sono in forma umana sono soggetti a irresistibili impulsi a ruttare ogni ora. Lo scritto di Salguod, realizzato con metodologia scientifica assai discutibile, aveva reso popolare l’idea che ingerire Buoni Pasto terrestri nei mesi estivi proteggesse per tutto l’anno dalla fastidiosa tendenza a ruttare, riducendone la frequenza da una volta all’ora a una al giorno. Evidentemente o un collega di Werner, o uno dell’impresa di pulizie che stazionava la notte nell’ufficio, era un agente dei deprecabili Furetti, in possesso di un duplicato delle chiavi della cassaforte, o forse dotato dell’abilità – tutta furettica – di scassinamento. Scannabue non pose tempo in mezzo: suonò alla porta di Werner Fugazza e si offrì – da bravo vicino – di accompagnare Darkopancev alla pisciatina serale. Werner accettò con entusiasmo: si sentiva debilitato e, all’ora della passeggiatina, c’era su un canale pirata l’amichevole di precampionato tra la Grande Inter e i Natterer Kaiserjaegern, quotata squadra della Terza Categoria tirolese. Così Scannabue e Darkopancev si recarono nei sotterranei dell’ex cinema Casoretto, dove presero contatto con colei che – per i residenti del quartiere – non era che una vecchia barbona mezza matta dai capelli tinti. In realtà si trattava della Luogotenente Ywaraahs’le, referente locale dell’intelligence dei fastidiosi Furetti di Aldebaran. Alternando lusinghe e minacce, e sacrificando la sua figurina preferita (un rarissimo Casone della Ternana 1976-77), Scannabue riuscì a ottenere quel che voleva. Il giorno dopo, lo stesso sito dove era stato pubblicato lo studio di Atsok Salguod ospitava con grande evidenza un articolo di un tale D’leifekaw – ordinario di Epidemiologia Antropoformata al Collegio di Medicina di Ursa Maior – dal titolo Effetti collaterali imprevedibili dei Buoni Pasto. Per non farsi mancare nulla, era corredato da un ologramma dove si vedeva un antropoformato dibattersi tra atroci dolori vomitando saliva viola. In breve, l’articolo sosteneva – millantando i risultati di una ricerca svolta su un campione di addetti alle pulizie e impiegati postali – che l’ingestione di Buoni Pasto terrestri potesse condurre all’autismo, alla flatulenza e al Delirium Tremens. L’articolo ebbe una rapida quanto devastante risonanza galattica, ottenendo in poche ora miliardi di M’attizza su Spacebook. Scannabue lasciò un bigliettino alla porta di Fugazza che diceva semplicemente Lunedì vada pure in ufficio, tutto a posto. Per una volta, Werner Fugazza gli diede retta e abbreviò il periodo di malattia. E lunedì 23 luglio officiò con gioia e orgoglio la Consegna dei Buoni Pasto: c’erano tutti.

Dal canto suo, l’ingegner Scannabue passò la notte a interrogare Tornakkà Zalessy, il suo Assistente Etico Virtuale: E’ giusto combattere una notizia falsa con una notizia ancora più falsa? Ma lo schermo non gli rispose.


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