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Posted by on sabato, Gennaio 25, 2020 in Mentre Vivo |

Maglioni irlandesi

Uno dei miei piccoli grandi sogni è sempre stato quello di possedere un maglione di Aran. Grazie alla tredicesima e alla scoperta dei saldi sul sito http://www.ariansweatermarket.com  ora ne possiedo due, uno bianco e uno azzurro. Quello bianco, specialmente, ha un gradevole profumo di pecora pulta che ricorda le mie escursione d’infanzia in Valnerina. I maglioni di Aran (in gaelico Geansaí Árann) vengono dalle omonime isole, tre piccole isole situate al largo di Galway (costa nordovest dell’Irlanda). Terre fredde, di contadini e pescatori: maglioni caldi, ideali per una freddolosa come me. Fa parte del fascino dei maglioni di Aran anche la loro attenta tessitura. Un maglione Aran finito contiene circa centomila punti, combinati in diversi modelli e disegni che riflettono i diversi clan dell’isola (alcuni motivi, addirittura, rifletterebbero motivi trovati in siti di sepoltura neolitici dell’area celtica). Di solito, chi si sposava portava in eredità i punti caratteristici del proprio clan, che s’intrecciavano a quelli del clan del coniuge. Si dice che i punti aiutassero a identificare la famiglia di appartenenza, nel caso qualcuno sparisse in mare e il suo corpo riemergesse irriconoscibile. Vengono attribuiti anche particolari significati simbolici ai vari punti: abbondanza (punto muschio), auspicio di una fruttuosa giornata di pesca (punto a forma di cavo), fortuna (punto a nido d’ape), le fasi della vita (punto a forma di scala).

Insomma, in un maglione c’è tanto caldo, ma non solo: anche il fascino di terre lontane, e di leggende, non si sa quanto veramente arcaiche e quanto costruite con intenti commerciali (le tradizioni, spesso, sono molto più recenti di quanto sospettiamo …)


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