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Posted by on domenica, Luglio 30, 2023 in Wurstel |

Werner Fugazza e i lanzichenecchi di Albairate

Werner Fugazza incrociò sul pianerottolo l’ingegner Scannabue ed entrò subito in argomento.

«Ieri, dovendo andare da Lambrate ad Albairate per l’annuale Sagra della Busecca Coppata Con Finferli Trifolati, presi un convoglio di Trenord. Trovai un posto vicino al finestrino …»,

Scannabue si rassegnò: quando Werner partiva in quarta non c’era nulla da fare se non ascoltarlo sino al termine.

«Come sempre durante i viaggi lunghi e avventurosi, tirai fuori il mio telefonino e cominciai a guardare i miei video preferiti su Iutùbb: i funerali di Berlusconi e di Paolo Limiti, una compilation dei migliori rigori sbagliati da Evaristo Beccalossi, la spassosissima webseries sul Petauro Petomane. Vicino a me sedeva un tipo che avrà avuto sui settant’anni. Aveva i capelli bianchi, gli occhiali, un vestito molto stazzonato di lino blu (malgrado il caldo) e una camicia leggera. Aveva una cartella di cuoio marrone da cui estrasse tre giornali che mi pare si chiamavano New York Times, Financial Times, Robinson. Cercai di attaccare discorso parlandogli del Petauro e dell’odioso voltafaccia di Lukaku, ma quello niente. Anzi, tirò fuori un taccuino, una penna stilografica e un libro, che si chiamava se non sbaglio Sodoma e Gomorra. Finalmente qualcosa che capivo cos’era: Gomorra è quella serie televisiva dove ci sono i terroni camorristi che si ammazzano tra loro, magari quello era uno spin-off. Glielo chiesi ma non ebbi risposta. Disperato, mi guardai intorno. Tutti i miei vicini di vagone erano identici a lui. Dieci, trenta, cinquanta settantenni in lino blu stazzonato, camicia bianca e cartella di cuoio. Tutti avevano l’orologio e nessuno lo smartphone. Cercai di rivolgermi a qualcun altro di Loro, parlando di ragazze e di quale era il posto più figo per beccarle, se il night o la spiaggia. Niente, continuavano a prendere appunti con quelle odiose stilografiche. Intanto il treno, era arrivato a Cesano Boscone. Non sapevo che per andare da Lambrate ad Albairate si dovesse passare da Cesano Boscone, e poi persino da Gaggiano. Pensavo di avere sbagliato treno, ma invece è così. E a ogni stazione (anche a Trezzano sul Naviglio) ne salivano almeno cinque di loro. Mi sentivo come Frodo Baggins in Guerre Stellari quando viene circondato dai Lanzichenecchi.  Ma forse erano solo dei cosplàier, quei tizi che si vestono da personaggi dei fumetti per andare alle loro convenscion. Arrivato ad Albairate, mi sono alzato e me ne sono andato, nessuno mi ha salutato e non ho salutato nessuno». Il cagnetto Darkopancev, che era stato muto testimone dei fatti, scodinzolò significativamente all’ingegnere.

Poi arrivò l’ascensore e Werner vi si buttò dentro, mentre Scannabue rimaneva pensieroso davanti alla propria porta di casa. Entrò, si chiuse dentro a quattro mandate, staccò il telefono, tirò fuori dall’armadio il suo ansible e tracciò le coordinate di Boote Nekkar Epsilon.

Sullo schermo comparve un molosso in divisa blu con alamari bianchi. «Contrammiraglio Elkagnolinn», disse senza preamboli Scannabue «ho scoperto dove si svolgerà la Malefica Raunanza»

«Dove?»

«Albairate».

Come tutti sanno, la Malefica Raunanza è il nome che i Bootiani danno al raduno biennale degli agenti infiltrati antropoformi al servizio degli inesportabili Furetti di Aldebaran (che il Gatto di Schrōdinger li scotomizzi!). Essi sono usi (a loro dire, per passare meglio inosservati e per dare idea di granitica compattezza) antropoformarsi tutti in modo identico, decidendo la guisa in cui presentarsi in base ai Trending Topic del momento (nell’estate 2019, per dirne una, la cima del Kilimangiaro aveva ospitato un centinaio di Matteo Salvini con mojito d’ordinanza).

Concordate le opportune misure di infiltrazione, disturbo ed esfiltrazione da propinare ai millenari nemici, Scannabue ed Elkagnolinn si salutarono con l’iconica parola d’ordine Sempre viva la F.I.G.A. (Forza d’Infiltrazione Galattica Autocefala).

Quella sera, dopo ore di ricerca in Rete, compresi gli anfratti più malfamati del Dark Web, Werner Fugazza si dovette rassegnare: Sodoma e Gomorra non era disponibile su nessuna piattaforma, né era in programma a tempi medi. Si consolò con un’amichevole tra Kaiseripor e Salsomaggiore, con commento tecnico in bulgaro e sottotitoli in norvegese.


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