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Posted by on sabato, Maggio 16, 2020 in Mentre Vivo, Wurstel |

Baal è tornato

Ogni frequentatore della metropolitana milanese (soprattutto della linea Rossa, la 1) conosce Lucifero e Baal. Attenzione: non sto accusando di satanismo i city users. Mi riferisco ai graffiti firmati Lucifero culo e Baal culo che ognuno può ammirare nel sottosuolo e nelle vicinanze. Scritte – che compaiono ormai da oltre vent’anni – di insulto alle suddette entità maligne, di cui nessuno ha potuto individuare l’autore (o più probabilmente gli autori).

Personalmente, sono due mesi e mezzo che non mi reco nel centro di Milano. Ma giovedì mio marito si è spinto fino a piazza San Babila e lì, sulle colonne davanti al negozio GUESS, ha potuto ammirare i due graffiti qui sotto riprodotti. Come vedete, l’Autore si ispira all’attualità ed esordisce con un BAAL CULO CORONA che non lascia spazio a dubbi: quello che per gli antichi Sumeri era il principio generatore maschile viene equiparato al virus responsabile della pandemia in atto, o insultato con tale epiteto. Nel secondo l’analisi si precisa: BAAL VIRUS BELSEBU’ IL SANGUE DI GIOAB CADA SULLA TUA ANIMA IMMMONDA. Come in certa letteratura post-biblica, Baal viene soprannominato Belzebù (che in ebraico significava Signore delle Mosche). Interessante è l’allusione al “sangue di Gioab”. Con ogni probabilità Gioab è Joab, figlio della sorella del re Davide. Il Dizionario Biblico lo definisce generale audace e senza scrupoli, seguì Davide nelle sue peregrinazioni (…) represse la rivolta di Absalom(…) fu connivente nell’uccisione di Uria lo Hitteo, marito di Betsabea (…) fece uccidere il suo rivale Abner, genero di Saul, eccetera. Insomma, un po’ l’uomo delle operazioni sporche, il Mr Wolf, l’anima nera del re d’Israele, che, pur avendo scritto decine di Salmi, non era certo una mammoletta. Il primo libro dei Re ci informa che Joab fu infine soppresso per ordine di Salomone, perché sosteneva Adonija come successore di Davide. A quanto pare, l’autore di Baal Culo è un sostenitore del partito anti-salomonico e attribuisce a ispirazione diabolica l’assassinio di Joab. Ci mette anche un surplus di emotività, visto che scrive IMMMONDA con tre M.

Un esame della scrittura mostra che la mano di questi ultimi graffiti è leggermente diversa da quella dei più anttichi: basta vedere come si confondono tra loro le G, le S e le Z. Misteriosa risulta, infine, la chiusa con P.S. Si allude ad un post-scriptum che l’autore non ha fatto tempo a scrivere (magari con ghiotte rivelazioni sul ruolo del sacerdote Sadoc o altri esponenti di corte), o c’è da qualche parte nella piazza un terzo graffito? O P.S. è la firma dell’estensore, che così offrirebbe qualche indizio sulla propria identità?

Complessivamente, il ritorno di Baal Culo ci offre un interessante punto di vista sull’epidemia, un salto di qualità nel complottismo (perché prendersela con Bill Gates quando puoi direttamente risalire a un crudele dio sumero?), un’analisi più raffinata e puntuale di quelle offerteci quotidianamente dal presidente della Regione Lombardia. Si attendono sviluppi.


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