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Posted by on sabato, Febbraio 8, 2020 in Libri, Scuola e dintorni |

Educati alla guerra

Gianluca Gabrielli è dottore di ricerca in Storia dell’Educazione all’Università di Macerata. Si è occupato nel suo lavoro di smontare la propaganda razzista e fascista nelle scuole. In questo agevolissimo saggio ci fa capire come la propaganda patriottica abbia profondamente influenzato il curricolo e i programmi nelle scuole italiane dalla guerra di Libia fino alla seconda guerra mondiale. Documenti dell’epoca alla mano, Gabrielli indica i pesanti condizionamenti con cui le scuole (ma anche l’editoria per bambini e ragazzi) martellavano l’Italia. Il culmine fu raggiunto durante la seconda guerra mondiale, quando alcuni insegnanti vennero reclutati nella censura alla corrispondenza tra i soldati al fronte e le famiglie.

Questo breve saggio fa prendere coscienza di quanto sia pericoloso affidare la scuola a un pensiero unico, e dovrebbe farci riflettere molto anche oggi, sui diktat che vengono dall’alto, stavolta (azzardo io ad attualizzare) in nome dell’aziendalismo. Nell’introduzione, l’Autore esprime molto bene il legame tra passato e presente:

“Sediamo su fosse comuni, bombe intelligenti, vittime civili e respingimenti di profughi e forse non sappiamo da che parte iniziare per tentare di riconquistare l’efficacia della parola nel contrastare la guerra del nostro tempo.”

Dalle ricerche fatte da Gabrielli su questo tema è nata anche una mostra con lo stesso titolo, a cura dell’Associazione PRO FORMA Memoria. Per chi fosse interessato, la mostra è disponibile per il noleggio sul sito http://www.proformamemoria.it/?page_id=1236

Dati del libro: Gianluca Gabrielli, Educati alla guerra, Ombre Corte, 2016, euro 13,00.


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